Descrizione

Autore: Giovanni Fatta.

Chiuse all’interno dei loro monasteri, ma curiose della vita e degli eventi cittadini, le monache di clausura ottennero di affacciarsi sulle strade principali della città da eleganti balconate barocche, ricche, allegre, ingrado di dare colore e vivacità all’intorno urbano.
Ciò determinava una costosa competizione tra i diversi Ordini per la sopravvivenza stessa delle piccole congregazioni, che non si risparmiavano nelle suppliche a tutti i livelli, negli indebitamenti per l’opera dei più valenti architetti, artisti ed artigiani, nel cinico utilizzo del potere del prepotente parentado.
Sullo sfondo, attraverso una inedita e ricca documentazione archivistica, il conflitto generazionale tra gusti artistici, in un periodo di evidente incertezza stilistica; ma anche l’eco dei grandi eventi, l’ultimo dei quali il profondo e doloroso conflitto tra potere politico ed ecclesiastico che, insieme alle comunità monastiche, determinò la scomparsa degli unici segni esteriori visibili di una impenetrabile vita claustrale: oggetti architettonici assai pregevoli, propri di un’attenzione al decoro urbano a noi sconosciuta, di un desiderio delle piccole comunità monastiche di farsi riconoscere e di emergere in una nobile gara verso la maggiore qualità.